Minori allo sbaraglio
I pericoli che i nostri figli corrono fuori dalle mura domestiche
A molti di voi sembrerà strano che qualcuno possa ingaggiare un investigatore privato per controllare i suoi figli minorenni, ma a volte questa pratica risulta indispensabile per proteggere l’interesse dei minori.
Ogni genitore spera, o è convinto, che i suoi figli siano il perfetto esempio da imitare in merito a educazione e rispetto, e che questi si comportino in modo esemplare nella società, ossia fuori dalle mura domestiche.
Purtroppo il più delle volte ciò non rispecchia la realtà.
Sempre più spesso è l’agenzia investigativa a riportare i genitori con i piedi per terra, e a mostrare loro una realtà ben diversa da quell’illusoria forma di perfezione nella quale avevano collocato la loro prole.
Al di fuori delle mura domestiche esistono “branchi” di adolescenti che operano al di fuori delle regole del vivere civile, e che spesso si macchiano di veri e propri crimini in grado di distruggere non solo la loro vita ma anche quella delle eventuali vittime degli illeciti da loro perpetrati, che vanno da forme lievi a reati punibili penalmente.
Non solo episodi di bullismo, ma anche spaccio di sostanze stupefacenti, abuso di alcolici, prostituzione minorile, sfruttamento della prostituzione, furti e rapine, vandalismo, danneggiamento di proprietà pubblica o privata, fino ai casi estremi in cui la cronaca ci narra di veri e propri omicidi, colposi o volontari.
Nulla da sottovalutare, questi reati sono spesso la conseguenza delle cattive frequentazioni e della sottovalutazione del pericolo e delle conseguenze delle proprie azioni.
per tale motivo è indispensabile intervenire tempestivamente, prima che una “ragazzata” si trasformi in un reato in grado di rovinare per sempre la vita del minore, e di conseguenza della sua famiglia.
Come intervenire?
Difficile rispondere a tale quesito, sicuramente interpellando le figure professionali più adatte ad intervenire sul minore senza peggiorare la situazione, ossia senza innescare meccanismi psicologici che potrebbero persino peggiorare la condotta dell’individuo come reazione al “rimprovero”.
Uno psicologo sarebbe senza ombra di dubbio un buon inizio, e potrebbe portare alla luce le problematiche alla base dell’atteggiamento scorretto, in modo tale da poter poi cambiare le condotte negative del minore e “portarlo sulla retta via”.
Prima di arrivare a ciò, occorre accertarsi della reale sussistenza del problema, a tal fine l’investigatore privato resta la scelta migliore, ossia un professionista in grado di seguire il minore nel suo ambiente, senza farsi notare, e provare in maniera concreta la natura dei suoi atteggiamenti e delle sue azioni.