La tecnologia al servizio del territorio. “La robotica in corsia”
La tecnologia al servizio del territorio. “La robotica in corsia”
[M.C. Castorina, T. Coppola, A. Santacroce, C. Siena]
Nell’ottica di una didattica di base, volta a svilupparsi non solo all’interno delle aule scolastiche, si è pensato, con la collaborazione del personale medico, di esportare l’esperienza dell’Istituto Ruiz di Augusta (SR) nell’ambito della robotica educativa, maturata negli anni, nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, accompagnati dal Robot Nao, un medico davvero speciale.
Sono stati infatti Nao e piccoli Robot Lego Mindstorm EV3 a presentare ai piccoli pazienti le attività da svolgere, con lo scopo non solo di allietare le loro giornate con esperienze divertenti ed entusiasmanti, ma anche di introdurli al mondo della robotica educativa.
Riprendendo quanto teorizzato da Seymour Papert, matematico sudafricano e ideatore della robotica educativa, lo scopo dell’esperienza di ASL è stato quello di porre il piccolo paziente al centro del processo educativo, in modo tale che una volta terminata la degenza in reparto potesse conservarne un ricordo positivo come “un momento di costruzione” del suo apprendimento.
Il percorso di Alternanza Scuola Lavoro (ora Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) pensato per 15 alunni dell’IIS G. Arangio Ruiz, ha avuto in parte uno scopo ludico ricreativo, con momenti di gioco assieme a Nao, in parte formativo, suddividendo in gruppi omogenei i piccoli pazienti, in modo tale da renderli una vera e propria comunità di pratiche scientifiche, all’interno della quale comunicare, condividere idee, confrontarsi ed imparare.
Una dimensione formativa questa, in un ambiente diverso dalla scuola, in cui l’apprendimento è stato facilitato sia dal gioco sia dalla voglia di superare il momento difficile di permanenza in ospedale, nel tentativo di un ritorno ad una dimensione normale.
Il percorso è stato graduale e articolato essenzialmente in due parti: una prima parte di mero intrattenimento, nella quale gli studenti del “Ruiz” in alternanza hanno dato vita, giorno dopo giorno, a diversi contesti di apprendimento aiutati da Nao, (dalla preistoria all’impero romano, dal libro della giungla alla carica dei 101) inscenando situazioni e ambienti tali da stimolare la curiosità e l’interesse dei piccoli allievi, e una seconda parte nella quale, sempre in compagnia di Nao, è stato possibile un primo approccio dei piccoli degenti alla robotica, utilizzando i robot educativi Blue bot, Cubetto e, per i più grandi, i kit di montaggio con software di programmazione WeDo 2.0 o i più complessi EV3.
Attraverso la metodologia didattica delle 4 C, Connect (collega l’attività con la tua esperienza) Construct (costruisci e programma) Contemplate (rifletti) Continue (continua), i piccoli pazienti hanno imparato giocando, circondati dall’entusiasmo dei ragazzi in alternanza e hanno avuto modo di sperimentare gli apprendimenti, lontani da voti di profitto, compiti e orari, in una dimensione inusuale, dettata si dalla difficoltà del momento, ma proiettata a conservare i saperi, le sensazioni e i ricordi.
Per gli allievi in alternanza l’esperienza ha avuto una duplice valenza tecnica e umana: da un lato ha permesso loro di limare le conoscenze elettroniche ed informatiche in termini di programmazione e di scelta dei sensori, dall’altro lato di toccare con mano la realtà difficile e spesso crudele dei piccoli pazienti.
In estrema sintesi si è indirizzato il lavoro in modo da spingere i bambini degenti a risolvere semplici esercizi aritmetico-geometrici e linguistico-lessicali al fine di stimolare le capacità critiche e logiche, promuovendo i processi di apprendimento e le abilità relazionali e favorendo al contempo la gestione autonoma delle attività e il lavoro di gruppo.
L’ iniziativa è stata molto apprezzata sia dai piccoli degenti sia dal personale medico. Eccellente è stata la dedizione dei 15 alunni in alternanza che, mettendo a frutto tutta l’esperienza accumulata nell’ambito della robotica educativa (dalle attività di orientamento e di laboratorio alle competizioni regionali e nazionali), sono riusciti a coinvolgere la comunità scientifica dei piccoli pazienti, regalando sorrisi e momenti di spensieratezza.
La robotica in corsia si configura nell’ambito delle molteplici attività messe in campo dal Ruiz di Augusta nel percorso pluridisciplinare “La tecnologia al servizio del territorio” coinvolgendo trasversalmente tutti gli indirizzi presenti nell’Istituto.
Si lavora già ad una seconda edizione, forti dell’entusiasmante esperienza conclusa, certi che l’impegno in questa direzione possa, da un lato regalare sorrisi di stupore e curiosità ai bambini degenti e dall’altro formare gli studenti ai valori della solidarietà e dell’attenzione per i più piccoli e i più deboli.