Attività informativa ad opera dei volontari del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani
Si è svolta ieri a Senigallia, l’iniziativa dei volontari del CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani), che in un paio d’ore hanno distribuito oltre 400 opuscoli informativi hai passanti per il lungo corso della città. Importanti informazioni riportate in libricini formato tascabile: ANTIPSICOTICI-PSICOFARMACI – PSICOSTIMOLANTI – REGOLATORI DELL’UMORE – ANSIOLITICI e SEDATIVI – ANTIDEPRESSIVI; diverse categorie di sostanze psicotrope che sono immesse nel sistema.
La gente sperimenta problemi nel corso della vita, a volte molto gravi, in grado di causare difficoltà mentale, come per esempio un sogno infranto o l’incapacità di fronteggiare una situazione.
Tuttavia l’approccio psichiatrico, che attribuisce tali difficoltà a indimostrati squilibri chimici o fattori cerebrali, e propone di risolverli tramite la prescrizione di pillole tossiche, non porta a una cura ma piuttosto alla cronicizzazione dello stato di paziente.
In accordo col giuramento d’Ippocrate, la prima preoccupazione di un medico dovrebbe essere di non nuocere. Un esame medico completo, in grado di rivelare malattie fisiche vere, eviterebbe tante intossicazioni ed effetti collaterali da psicofarmaci.
Tali condizioni organiche, non riconosciute, possono manifestarsi come sintomi psichiatrici – come nel caso noto di migliaia di pazienti affetti da problemi ormonali, trattati con antidepressivi.
Gli orrendi effetti collaterali di alcuni psicofarmaci, sono frequentemente sottovalutati: dipendenza, spossatezza, diminuzione dell’impulso sessuale, tremori, incubi, aumento dell’ansietà e comportamento violento o suicida, solo per citarne alcuni.
Alcuni psicofarmaci possono provocare anche danni irreversibili al cervello e al sistema nervoso.
Sebbene a volte gli psicofarmaci siano in grado di attenuare il dolore mentale o emotivo connesso con il vivere, nel fare ciò possono anche soffocare la spinta che promuove la ricerca di vere soluzioni e miglioramento della vita; proprio come scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard, quando disse “Le droghe privano la vita delle sensazioni e delle gioie che sono, comunque, l’unica ragione di vivere”.