L’assenteismo, il Italia, è una piaga al pari dell’abnorme burocrazia.
Quante volte abbiamo dovuto attendere per ore e ore in fila ad uno sportello, solo perché l’ufficio non aveva, quel giorno, personale sufficiente per operare a pieno regime?
Non sempre tali assenze sono realmente giustificati da validi e certificati motivi, e spesso gli organi di vigilanza non si accorgono delle malefatte di questi dipendenti “fannulloni” se non a seguito di indagini, il più delle volte affidati ad organi di polizia (se nel caso di enti pubblici) o ad agenzie investigative (che operano sia per enti pubblici che privati).
Incoscienti o menefreghisti?
Alcuni si chiedono se questi dipendenti siano più incoscienti (ossia inconsapevoli del grave disagio che arrecano ai fruitori del servizio ed anche ai colleghi onesti che sono costretti a sopperire alle loro mancanze), oppure se siano menefreghisti (consapevoli dei problemi che derivano dal oro comportamento scorretto ma indifferenti a tutto ciò, protetti da un velo di prepotenza ed ignoranza, oltre che di disprezzo delle regole).
Le motivazioni addotte al fine di assentarsi dal posto di lavoro sono innumerevoli, la maggior parte di esse di identifica in un falso stato di malattia, giustificato da attestazione medica falsa o mendace.
Il D. Lgs 150 del 27 Ottobre 2009, così si esprime in merito a tale condotta:
“Fermo quanto previsto dal Codice Penale, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica l’assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 400 a 1600 euro.”
Eppure, nonostante ciò, in Italia siamo costretti a lottare tra uffici e sportelli, a volte addirittura per giorni, poiché a causa dell’assenteismo i pochi dipendenti pubblici onesti non riescono a rispondere prontamente all’enorme mole di richieste che giungono dal popolo (e siamo circa 60 milioni di Italiani, non proprio quattro gatti)
Un buon investigatore privato è spesso la figura chiave nella lotta all’assenteismo, ed il fatto che le agenzie investigative abbiano predisposto servizi incentrati esclusivamente alla risoluzione di tale problematica, ci da un’idea precisa della diffusione della stessa.