Crescono le Esportazioni dei Lingotti d’Oro
Crescono le esportazioni di oro del distretto di Arezzo ma in questo caso i protagonisti di questa crescita non sono i gli eccellenti gioielli che si producono nel distretto aretino ma i ben più sobri ma allo stesso tempo più solidi finanziariamente lingotti d’oro da investimento.
Dai dati del 2018 le esportazioni di lingotti d’oro crescono del 10 per cento e grazie al valore dell’oro segna un importante risultato che mitiga in qualche modo il leggero calo delle esportazioni del comparto gioielleria.
Del resto in un momento economico globale di grande incertezza le crescita della richiesta di lingotti d’oro è una conseguenza normale, gli investitori in fuga dagli altri asset di investimento cercano rifugio nella solidità del valore dell’oro che proprio in questi momenti tende ad apprezzarsi sui mercati azionari.
Il distretto aretino è il centro dell’oro italiano dove convergono lingotti d’oro per essere trasformati in gioielli e allo stesso tempo arrivano i vecchi gioielli provenienti dai compro oro Firenze e di molte altre città di italia per essere nuovamente riconvertiti in lingotti da investimento.
L’industria orafa aretina è anche lo specchio della situazione economica internazionale quando la situazione è positiva crescono gli ordini ed i volumi del comparto della gioielleria mentre durante i periodi finanziari negativi crescono le richieste ed i volumi di vendita dei lingotti d’oro da investimento.
In qualche modo questa alternanza di andamento garantisce tutto il distretto aretino da crisi troppo profonde, del resto è normale che trattando l’oro considerato il bene rifugio per eccellenza la città toscana sia in qualche modo garantita anche quando altri comparti industriali soffrono maggiormente.
Sicuramente la situazione migliore per il distretto dell’oro aretino è quando a crescere è il volume delle vendite dei gioielli che producono effetti maggiormente positivi grazie ai maggiori ricavi derivanti dal valore aggiunto delle lavorazioni.
In questa fase a trinare l’export sono state le banche private di vari stati esteri che in un momento di sfiducia finanziaria aggravata dalla guerra commerciale tra Cina e Usa adottano forti strategie compro oro per mitigare e rendere più stabili le proprie riserve finanziarie.