Storia di un tradimento coniugale in terra di Puglia
Da qualche mese mio marito si comportava in modo strano, insolito, era sempre ben vestito, con la barba e i capelli ordinati, aveva comprato un nuovo profumo, tutti segnali che una donna nota e che sa essere il preludio ad una scoperta ben peggiore: un possibile tradimento.
Iniziai a prestare maggiore attenzione ai suoi strani atteggiamenti, soprattutto notai il suo attaccamento, quasi patologico, con il suo cellulare: lo teneva sempre in mano o in tasca, non lo lasciava mai in giro, lo ricaricava in macchina, lo portava con se persino in bagno e, soprattutto, notavo quella sua strana risatina quando leggeva furtivamente quelli che lui definiva messaggi dei colleghi di lavoro.
Purtroppo commisi un grave errore, un giorno lo affrontai chiedendogli se mi stesse tradendo e chiedendo maggiori dettagli su quei suoi comportamenti.
Il mio ex marito mi tranquillizzo sminuendo tutte le mie accuse.
Nei giorni, anzi nei mesi seguenti, non notai grandi cambiamenti in lui, se non uscite sospette che lui reputava essere di origine lavorativa ed il fatto che si compissero in orario mattutino o pomeridiano smorzavano i miei timori.
Ingenuamente credevo che un eventuale tradimento sarebbe stato stupido da perpetrare in pieno giorno.
Casualmente, confrontandomi con mia sorella, venni a conoscenza che anche in Puglia operava un Investigatore Privato specializzato in casi di indagini per tradimento coniugale.
Grazie al detective privato venni a conoscenza delle tante scappatelle del mio ex, non una ma innumerevoli storie parallele.
ovviamente avviai subito le pratiche per la separazione ed il divorzio, avvalendomi delle prove inconfutabili fornitemi dall’investigatore privato, che non ringrazierò mai abbastanza.
Così a lui fu accollata la colpa della rottura del matrimonio e le relative spese processuali.
io consiglio di rivolgersi sempre ad un’agenzia investigativa, non importa che siate uomini o donne, il traditore può essere l’uno o l’altro partner.
Non tentate di insospettirli facendogli capire che avete compreso il loro sporco gioco, questo li renderebbe solo più attenti, più furbi, e renderebbe anche più difficile il lavoro dell’agenzia investigativa che andrete ad ingaggiare.
Senza contare che le prove raccolte illegalmente, come mi spiegò l’investigatore privato a suo tempo, non sono validi in sede processuale, anzi, si rischia persino una denuncia per violazione della privacy.
Non tentate quindi le famose “indagini fai da te”, perché finireste dalla padella alla brace, meglio rivolgersi esclusivamente ad investigatori privati esperti, capaci di muoversi con discrezione e nel pieno rispetto delle regole.