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I bond convertendo: scopriamo cosa sono

bond sono dei prestiti obbligazionari convertibili molto apprezzati. In questo articolo vi spiegheremo cos’è il prestito obbligazionario convertendo e come funzionano i bond convertibili e per finire vi daremo l’esempio di tre grandi aziende italiane che avevano nel passato emesso bond tale il convertendo FCA, BPM e Telecom Italia.

convertendo, cosa sono?

Prendendo spunto dal sito di settore focusfinanza.com, un’obbligazione è un prestito dato all’organizzazione tramite l’acquisto di obbligazioni. In questo caso l’emittente di un’obbligazione paga dopo un determinato periodo all’investitore degli interessi con tassi prestabiliti.

Tramite le obbligazioni convertendo l’emittente di un bond chiede un prestito che restituirà all’azionista sotto forma di dividendi societari. Quindi l’investitore comprando un bond  prende in carico un pezzo del debito della società diventando un creditore dell’azienda emittente.

I bond  che sono dei bond a conversione obbligatoria diventano per forza delle azioni mentre i Bond convertibili possono essere convertiti in obbligazioni o rimanere sotto forma di bond. Inoltre mentre il bond  può essere negoziato da una persona fisica o giuridica, il mittente,non può essere che un’azienda come le citate FCA, BPM eccetera.

 

Bond convertendo come funzionano

La restituzione del prestito sotto forma di azioni è uno dei principi delle obbligazioni convertibili. Queste azioni hanno però prezzi che possono salire o scendere e quindi possono perdere il loro valore iniziale.

Il debitore deve rendere il valore nominale del Bond al creditore sotto forma di azioni quando avviene la data di scadenza di questa obbligazione. Nel caso dei bond, i guadagni che l’azione derivata dal Bond realizza sono gli interessi che l’investitore avrà sotto forma di cedola ogni mese, ogni tre mesi ma anche ogni sei o 12 mesi, a seconda da quanto stabilito nel contratto.

 Alcuni esempi di bond convertendo

Vi presentiamo ora esempi concreti di bond che in passato, sono stati lanciati da aziende italiane. Parleremo del bond Banca Popolare di Milano BPM, il bond FCA e il bond Telecom Italia. I creditori al momento della conversione obbligatoria dell’obbligazione in azioni,  sono diventati degli azionisti di queste aziende.

Bond FCA

Una delle prime aziende italiane ad emettere bond convertendo fu nel 2014 la Fiat Chrysler Automobiles. Quest’obbligazione aveva un prezzo di emissione pari a quello di valore e una conversione automatica in azioni al 7,875% al momento della scadenza che era prevista il 2016 e il dicembre 2019. L’azionista creditore aveva la possibilità di comprare o di vendere le azioni FCA.

Bond convertendo Banca Popolare di Milano

Prima della nascita del Banco BPM dalla fusione della Popolare di Milano con Banco Popolare fu emesso un bond che durante la sua conversione l’istituto emittente ha avuto tantissimi problemi.

Tra il 2009 e il 2013 BPM aveva emesso obbligazioni convertibili in azioni sul finire del 2013 con un tasso del 6,75%. Ma nella seconda metà del 2012, molti investitori si ritrovarono con titoli che avevano perso il 70 per cento del loro valore. Questo fatto ha avuto impatti enormi sul futuro della Banca Popolare di Milano che si è poi fusa con Banco Popolare.

Bond convertendo Telecom Italia

L’ultimo esempio è quello del bond emesso nel 2013 da Telecom Italia con scadenza triennale. Al momento della conversione in azioni , il prezzo del titolo Telecom Italia era positive. Questo era dovuto alla rivoluzionaria e continua mutazione del settore delle telecomunicazioni.