Il quadro elettrico: cos’è e a cosa serve
Tutti sanno a grandi linee cos’è il quadro elettrico di casa e dove si trova, ma ben pochi sanno distinguere le componenti e riconoscere le singole funzioni di ognuna di esse. Molti, per esempio, lo confondono con il contatore.
Sapere come funziona un quadro elettrico, però, è importante soprattutto quando si acquista un immobile con un impianto già presente. Per questo, abbiamo deciso di fare chiarezza con questo articolo.
Cos’è il quadro elettrico
Il quadro elettrico è il punto centrale del tuo impianto elettrico. Nel quadro sono presenti tutti gli elementi di protezione: l’interruttore generale, gli interruttori magnetotermici e differenziali (che sono obbligatori per legge).
E’ dal quadro elettrico che partono tutte le linee di alimentazione: da qui, cioè, si diramano tutti i cavi che vanno ad alimentare prese e punti luce nelle stanze di casa.
Il quadro elettrico non è e non deve essere confuso con il contatore dell’energia elettrica. Il contatore serve a calcolare il consumo di energia e si trova a monte, cioè prima, del quadro elettrico da un punto di vista tecnico. Dal punto di vista logistico, invece, quadro elettrico e contatore possono trovarsi vicini; è anche molto diffuso posizionare il contatore all’esterno dell’abitazione, mentre il quadro elettrico nelle vicinanze dell’ingresso di casa, in un sottoscala, o addirittura in una vano separato e che si usa poco (uno sgabuzzino o il garage).
Gli interruttori presenti
Sia il quadro elettrico che il contatore sono dotati di interruttori. Quello del contatore scatta quando si supera la potenza disponibile: la corrente di casa salta e si deve sollevare l’interruttore per farla tornare.
Gli interruttori presenti nel quadro elettrico sono invece:
- l’Interruttore generale: è l’interruttore più grande di tutti e che controlla l’intero impianto elettrico della casa o dell’immobile. Quando si stacca questo interruttore, si toglie la corrente a tutto l’immobile.
- Interruttori magnetotermici: gli interruttori magnetotermici possono essere più d’uno e ognuno di essi controlla una specifica linea dell’impianto. Gli interruttori magnetotermici scattano quando rilevano un aumento di temperatura (l’aumento di temperatura è in genere dovuto a un sovraccarico che a sua volta genera calore). Anche l’interruttore generale è un magnetotermico, ma in genere si usa suddividere le linee e assegnare un interruttore magnetotermico ad ognuna in modo che, in caso di sovraccarico, salti la corrente sono relativa alla linea interessata e non a tutto lìimmobile
- interruttore differenziale: è un dispositivo di sicurezza chiamato anche salvavita che interrompere il flusso di energia elettrica nel caso di dispersione elettrica o guasto a terra.