La cangiante storia del notariato
Pubblico ufficiale e, al contempo, libero professionista. Questa potrebbe essere, in estrema sintesi, la descrizione della figura del notaio. Non per nulla, i notai Torino, ad esempio, vedono la loro figura professionale andarsi a caratterizzare da una coesistenza di elementi privatistici e pubblicistici.
Sebbene l’istituto del notariato abbia chiare origini strettamente medioevali, è pur vero che, analizzando con attenzione la cangiante storia del notariato, è facile rendersi conto del fatto che, da tempi molti lontani, vi erano figure che si potrebbero, tranquillamente, considerare come antesignane.
Infatti, perfino nelle Sacre Scritture vi è chiaramente espresso come, presso gli ebrei, fosse in uso, stilare i contratti in duplice copia. Poi, una delle quali, una volta essere stata chiusa con appositi sigilli, veniva ad essere consegnata, come piena prova, ad una terza persona davanti a testimoni. Di atti sigillati, se ne parla anche nel noto Codice di Hammurabi.
Nella Grecia antica, la conservazione dei contratti a prova di accordi raggiunti, era un compito affidato agli scribi. Nel diritto romano, invece, emergono due figure, ovvero il notarius, che fungeva da stenografo e il tabellio, ovvero colui il quale stendeva, per conto di privati, atti.
Per quanto riguarda quello che si è soliti definire come notariato moderno, ovviamente in riferimento ai quei paesi ove vige il notariato latino, sostanzialmente, si va a far risalire la sua organizzazione alla rivoluzione francese e, più specificatamente, al Decreto del 29 settembre del 1791.
Il 16 marzo del 1803, l’ordinamento francese venne ad essere mutuato nel Regno d’Italia. Per la cronaca, si può ricordare che, raggiunta l’unificazione, in Italia venne ad essere regolata la figura del notaio con il Regio Decreto numero 4.900 che venne ad essere emesso il 25 luglio del 1879, il quale fu sostituito con la Legge numero 89 del 16 febbraio del 1913, che è in vigore tuttora.
Nel corso dei secoli, andando a concludere, è da sottolineare come, anche i notai Torino, abbiano prodotti numerosi documenti che, alla fine, oltre ad avere un valore legale, rappresentano una fonte importantissima e ricchissima sia per studiosi così come per storici, visto che sono redatti con numerose informazioni attinenti aspetti quali, ad esempio, culturali, linguistici, giuridici e socio-economici del passato.