– Sheldon: Buongiorno Penny.
– Penny: Ti sono spuntati gli occhi sulla nuca?
– Sheldon: Quando a scuola vieni pestato un giorno sì e l’altro anche, l’istinto di sopravvivenza ti fa sviluppare un udito estremamente sensibile. E soprattutto se per essere pestati basta iniziare una frase con le parole “statisticamente parlando”.[Dalla serie TV: THE BIG BANG THEORY
JIM PARSONS – Sheldon Cooper
– Penny
La piaga del bullismo
Il termine bullismo è spesso associato a comportamenti definiti “ragazzate”, “bravate”, bambinate”, trascurando un fenomeno che ha profonde radici socio-culturali e che può portare alla perpetrazione di veri e propri reati, come le lesioni e l’istigazione al suicidio.
In puglia, negli ultimi anni, atti di bullismo hanno portato alcuni ragazzi a commettere un omicidio ai danni di un anziano solo e con problemi psichici.
Queste non sono ragazzate, sono atti criminali da frenare sul nascere, e come agenzia investigativa abbiamo messo a punto un protocollo d’indagini utili a smascherare il bullismo e a consegnare ai nostri clienti le prove utili per poter richiedere tutela legale e far valere le proprie ragioni.
Una variante altamente preoccupante del bullismo è rappresentata dal “cyber bullismo”, ossia la violenza attuata in maniera virtuale e caratterizzata da costanza temporale e, spesso, da anonimato (i minori sono quotidianamente esposti ai pericoli della rete, senza limiti di fascia oraria, per questo sarebbe sempre opportuno un costante controllo genitoriale e l’utilizzo di software in grado di limitare l’accesso a determinate aree del web).
In entrambi i casi, la vittima, che quasi sempre si dimostra essere una persona fragile e sensibile, può uscire traumatizzata in maniera permanente dagli episodi di bullismo, fino al punto di poter provare un senso tale di frustrazione da essere spinta a commettere atti di autolesionismo o suicidio.
I sentimenti di vergogna, di colpa, di inferiorità possono portare al disamore di sé, con ripercussioni sulla salute fisica (es. bulimia) ed emotiva (es. insicurezza), fino ai gesti estremi citati poc’anzi.
Monitorare il minore, sapere quali misure adottare ed attuare un controllo sui dispositivi di cui fa uso possono, unitamente ad un consulto psicologico e allo sviluppo di una maturità del sé, arginare e fronteggiare il fenomeno.