La lettura di fronte a un pubblico viene affrontata principalmente nella carriera scolastica e professionale. Raramente ci si incontra semplicemente per leggere, per esprimere le proprie emozioni e convinzioni attraverso un testo.
Per questo motivo, la lettura è spesso associata alla carriera scolastica, universitaria o inerente a professioni legate all’editoria e al giornalismo. Questi ambiti prediligono lo studio della lettura dal punto di vista grammaticale, e quindi teorico, ma mettono in secondo piano gli aspetti pratici del leggere.
Una buona lettura ha bisogno dello studio della voce, quindi dell’esplorazione di tutte le tonalità che la propria voce raggiunge, della gestione del fiato adatta al flusso testuale e alla punteggiatura.
A seconda di come si sfruttano le potenzialità fisiche del proprio apparato fonologico cambia il modo in cui un testo viene letto e compreso. Un laboratorio di lettura, a differenza dei corsi di lettura permette di studiare e migliorare le caratteristiche fisiche che modificano la qualità e l’espressività della lettura. Lo studio da intraprendere dipende in larga misura dal pubblico di fronte al quale si legge.
In ambito professionale è necessario accompagnare alla lettura una corretta dizione e il rispetto della punteggiatura ma il testo deve adempiere al proprio valore comunicativo, convincendo il pubblico del suo contenuto.
A seconda del motivo per cui si decide di intraprendere uno studio della lettura approfondito, si possono frequentare laboratori di lettura che mettano in primo piano le abilità che lo studente vuole sviluppare.
La lettura professionale e quella fatta per diletto sono quindi legate dal comune scopo: convincere il pubblico di ciò che si sta leggendo.