Proseguono alacremente le iniziative musicali all’I.C. «Leonardo Da Vinci» grazie alle idee del Maestro Raffaela Riga, che nella sua qualità di direttore, avvalendosi del pianista accompagnatore Andrea Sommani, ha organizzato il concerto dal titolo «Suoni, immagini e parole» grazie al patrocinio della Dirigente Scolastica prof.ssa Domenica Tassone, la quale ha condiviso, accolto, promosso e incoraggiato la fattibilità dell’evento. Protagonista è stata un’orchestrina formata dagli alunni della Classe 1°E, organizzata come in un puzzle, dove ogni tessera ha una propria funzione per completare l’immagine visiva. Allo stesso modo ogni ragazzo, col proprio contributo suonando uno strumento da lui scelto, concorre a produrre l’immagine sonora, diventando capace d’esibirsi brillantemente in un “tutti” ugualmente capaci. Le immagini rappresentate sono il frutto del percorso lavorativo espresso in modo diverso da ogni ragazzo con un’immagine, con le parole o con i suoni, della progettazione ed espressione didattica musicale perseguita durante tutto l’anno e che hanno contribuito alla formazione armonica e crescita di ogni ragazzino. Il coro polifonico ritmato e spazializzato, costituito dagli studenti della 1°E, ha eseguito nella prima parte «Gli uomini a motore» (testo di Gianni Rodari), consistente in un ingranaggio di motori, in cui le parole (coro spazializzato) raccontano il percorso ad un ritmo d’insieme prestabilito: ogni 5 battute entra uno strumento ritmico (come se venisse accesa una macchina azionata da un motore), che esegue da quel momento e fino alla fine un “ostinato ritmico” imitante il rumore/suono di un motore di una fabbrica, che con un perfetto ingranaggio, una volta partito, svolge il suo lavoro costruttivo dell’oggetto di sua competenza oppure contribuisce al processo di produzione in collaborazione delle altre macchine e quindi con altri motori aventi un loro ritmo/rumore/suono. Gli strumenti ritmici interessati sono legnetti, tamburello basco, tamburo, triangolo, maracas, bongos (ogni strumento suonato da un ragazzino). «Ala mala», musicata da Paolo Cerlati, è una filastrocca presente nella zona di Biella e di certo di una fascia più ampia del Piemonte e non solo, arrangiata sulla primaria sonorità di uno strumento indonesiano chiamato Angklung, costruito con canne di bambù intonate su una scala pentafonica. L’arrangiamento fa da base all’esecuzione vocale ritmata dei ragazzi che si accompagnano contemporaneamente con piccoli gesti di body percussion. Inizia con: 1) effetto a “solo”, poi a “duo” e poi a “tutti”; 2) effetto “eco” tra il solo e il tutti; 3) effetto “domanda” “risposta” tra il solo e il tutti. Il brano si conclude con un effetto “crescendo” e “diminuendo”, ottimo laboratorio per capire praticamente alcuni concetti fondamentali presenti nella musica, seguendo il principio del “faccio-imparo”. Paolo Dalla Salda ha realizzato al pianoforte il «Rossomandi n. 1 – 2 – 3»; Alessandro Vignali «Comical train» di M. Watanabe; Agnese Ferretti con l’arpa celtica «A l’ombre d’une etoile» di R. Martin e «The star of the country down» (trad. Irisch). L’orchestrina di classe ha eseguito «Un dolce pensiero» e «Il banchetto nuziale» di Lanfranco Perini; «Piove, piove» di Anceschi, Bonfrisco, Seritti, Spaggiari; «Il principe solitario» e «Nel saloon» di Lanfranco Perini; «Dialogo», «Un pappagallo», «Un canto fra le stelle» e «Alla festa» (Anceschi, Bonfrisco, Seritti, Spaggiari); «Un tranquillo pic-nic», «Girotondo» e «Il bidello infuriato» di Lanfranco Perini. La seconda parte ha visto il progetto «Orchestrina di classe», dove ogni ragazzo della classe suona uno strumento utilizzando legnetti, tamburi di varie dimensioni, tamburello basco, triangolo, metallofoni contralto e soprano, pianoforti digitali, chitarre, flauto dolce, bastone della pioggia, blocco bitonale, piattini.
Foti Rodrigo