Reggio Emilia – «Suoni immagini e parole 2» all’I.C. «Da Vinci»
Redazione
Continuano le iniziative musicali nell’Aula Magna dell’I.C. «Leonardo da Vinci» di Reggio Emilia grazie all’impulso del Maestro ideatore Raffaela Riga, che ha anche ricoperto il ruolo di direttore, e di AndreaSommani in qualità di pianista accompagnatore. Il tutto è stato possibile al patrocinio della Dirigente Scolastica prof.ssa DomenicaTassone, che ha approvato, caldeggiato e promosso la realizzazione dell’happening. L’obiettivo è stato di formare un complessino composto dagli alunni della Classe 2°E insieme ad alcuni componenti delle classi 3°D e 3°E. La prima parte è stata un’esecuzione di brani solistici, in duo in trio, in quartetto secondo il programma indicato nella brochure. Il primo brano, eseguito dal coro polifonico ritmato spazializzato, dal titolo «Quando conveniunt» di Karl Orff, è stato eseguito dagli studenti della Classe 2°E e la cui trama concerne un incontro tra amiche: Ancilla, Sibilla, Camilla (brano ritmico a tre voci parlate). Allorquando si incontrano, esse fanno pettegolezzi su questa e su quella; e, bla bla bla, continuano a chiacchierare dapprima dolcemente, in maniera comoda e leggera, poi piano piano quasi a far intendere soffusamente il pettegolezzo; poi in modo sempre più acceso sino a sfociare in un litigio gridato, che li porta a non guardarsi, ma poi, siccome molto amiche, ricominciano a parlare, dapprima come delle ragazzine insolenti, poi lentamente a dialogare fino a far una pace, che giunge a toni di voce molto concitate e gioiose, a volte schernevoli, ma complici; poi si è fatto tardi e in maniera dolce si salutano con «bu – lu – la» (ossia ciao, ciao, ciao). Strumenti ritmici interessati sono stati due bongos usati con ritmi diversi per raddoppiare le voci nel momento della concitazione. Nella seconda parte si è concretizzato il progetto «Orchestrina di classe», dove ogni ragazzo componente della classe suona uno strumento. Gli strumenti utilizzati sono stati legnetti, tamburi di varie dimensioni, tamburello basco, triangolo, metallofoni contralto e soprano, pianoforti digitali, chitarre, flauto dolce, blocco bitonale, piattini: si tratta di materiali semplici in grado di fare grande uno spettacolo musicale, frutto di un alacre e professionale lavoro, misto ad un’incommensurabile passione per la musica.