Il quadro
Il mondo dei crediti non pagati è molto vasto, che va dalle sofferenze bancarie alle rate non saldate. Per tentare di risolvere questi debiti esistono le società recupero crediti che contattano i soggetti morosi seguendo un iter preciso.
Stime
In Italia ci sono circa 360 miliardi di crediti bancari difficili, per la maggior parte sofferenze. Secondo l’amministratore delegato di una società recupero crediti, ne esistono anche alcuni che sono inesigibili: fra imprese o verso i consumatori. Sembra che le aziende italiane perdano dai trenta ai quaranta miliardi l’anno per la scadenza dei crediti commerciali.
Chi soffre
Un’associazione che raggruppa più dell’80% delle società recupero crediti ha valutato che nel 2015 sono arrivati circa 60 miliardi di euro da recuperare, provenienti da:
- Il settore bancario o finanziario.
- Le società elettriche e dei servizi urbani.
- La Pubblica amministrazione.
- Le altre forme di credito commerciale.
Gli operatori delle società recupero credito devono gestire 150mila pratiche al giorno, per un valore medio di 2300 euro in caso di banche, 551 per bollette di telefonia o utility.
Il recupero bancario e non bancario
Entità
La gestione del recupero crediti è diversa a seconda che si tratti del settore bancario o meno:
- Nel primo caso, ci sono pochi addetti specializzati e il taglio può essere di due o trecentomila euro, divisi fra mutui, conti scoperti o fideiussioni, il che porta spesso a complicanze nel trattamento delle pratiche.
- Nel secondo caso, gli operatori sono molti di più e lo svolgimento del lavoro è più semplice.
In entrambi i casi il valore dei crediti da gestire è di circa otto miliardi di euro.
Tempi e modi
Anche i tempi e l’iter da seguire sono diversi.
- Se si tratta di banche, se la società recupero crediti deve recuperare un milione di euro, può metterci fino a sette anni.
- Se si tratta del settore commerciale, i tempi sono molto più veloci: mezzo minuto per leggere e capire la pratica mentre il sistema chiama il debitore. Pochi minuti di conversazione telefonica, in cui o si ricorda al debitore che deve pagare e basta, nel caso di piccoli importi, o si avvia una (breve) trattativa.
Comportamenti scorretti e certificazione etica
Ci sono cose che gli operatori delle società recupero crediti non dovrebbero fare, come chiamare in orari sbagliati (molto presto alla mattina o di sera tardi, dopo cena), perché si rischia di turbare la quotidianità delle persone; o contattare amici, parenti o conoscenti del debitore. Purtroppo, è capitato che simili situazioni si verificassero, tanto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato alcune società recupero crediti per comportamenti non corretti. A questo riguardo, è stata approntata una certificazione etica, che definisce gli standard da seguire:
- Non avere carichi pendenti o sanzioni.
- Evitare pratiche commerciali ingannevoli.
- Trattare le informazioni secondo quanto stabilito dal Garante della privacy.
- Codificare le procedure interne.
- Formare deontologicamente gli operatori.