Nell’era dei social network e dei programmi di messaggistica, tradire il proprio partner diviene purtroppo semplice, tanto semplice che la maggior parte dei tradimenti coniugali hanno inizio proprio tramite l’utilizzo di programmi come WhatsApp.
Mio marito mi tradiva su WhatsApp.
“Circa due anni fa, rientrando a casa prima dal lavoro, notai mio marito seduto sul divano, con in mano il suo smartphone, e con una maliziosa espressione stampata sul viso.
Appena mi vide cercò di chiudere la schermata dell’apparecchio, in modo tanto maldestro che il cellulare gli cadde per terra, mentre lui fingeva una calma che si scontrava con il linguaggio sorpreso ed agitato del suo corpo.
Feci finta di nulla, sospettai che stesse guardando qualche video pornografico, certamente una situazione imbarazzante ma che, in fin dei conti, è normale per la quasi totalità del genere maschile.
Nei giorni a seguire, però, notai uno strano atteggiamento in lui, non lasciava mai il suo cellulare, lo aveva sempre in tasca, lo portava con se persino in bagno.
Iniziai a sospettare di essere vittima di un tradimento coniugale, avevo una grande voglia di rubare quel cellulare, ed altrettanto timore di scontrarmi con la triste ed eventuale realtà.
Essendo pugliese, ed abitando a Bari, mi rivolsi ad un investigatore privato in puglia.
L’agenzia investigativa a Bari mi fissò un appuntamento per quella stessa sera, e non senza timore raccontai i miei sospetti agli investigatori presenti, che si dimostrarono professionali e molto comprensivi.
Grazie al loro intervento riuscii ad ottenere le prove dell’infedeltà coniugale, e ad ottenere i vantagi previsti dalla legge in sede di giudizio.
Ciò che consiglio a tutte le donne è di fare la massima attenzione, perché su questi programmi di messaggistica, nati per scopi nobili, passare da un cuoricino o una faccina ammiccante, a foto di nudo esplicito e al successivo incontro, è un passo breve.
Consiglio di evitare qualsiasi tentativo di indagine fai da te, servirebbe solo ad insospettire il traditore, e a rendere più difficile il lavoro degli investigatori.”
La testimonianza sopra riportata è simile a moltissime altre storie inerenti all’infedeltà coniugale.
Cambiano i mezzi ed i modi relativi all’approccio tra gli amanti, ma la finalità resta identica.